Condividere e spiegare
Percorsi didattici, fotografici, ambiente, solidarietà
Azienda particolare, molto attenta ai problemi ambientali e all’ecosistema, la Giaminardi da sempre è notevolmente sensibile agli aspetti naturalistici ed etici.
Praticare correttamente, ma anche promuovere le proprie idee, nella convinzione di un sistema di agricoltura e di produzione alimentare corretta.
Questa convinzione alla trasparenza che è una forte motivazione, ha convinto la Giaminardi ad aprire le porte, senza problemi e con la massima disponibilità, a quanti vogliano sapere, conoscere, e approfondire.
Una particolare attenzione è rivolta soprattutto alle scuole, che da qualche tempo, si rivolgono all’azienda non solo per apprendere le tecniche dell’apicoltura, ma anche quelle particolari e inusuali della coltivazione dello zafferano. Api o fiori, comunque, gli studenti sono interessatissimi, così come, anche fotografi, professionisti e no, che bussano alle porte delle Giaminardi per utilizzare i set naturali quali l’apicoltura, le coltivazioni dello zafferano che offrono spunti davvero straordinari per chi ama le riprese e i filmati naturalistici. Recentemente anche le Nazioni Unite hanno voluto premiare la Giaminardi per la propria sensibilità. Un attestato è stato conferito a Gianluigi Giaminardi per aver insegnato ad alcuni giovani migranti le tecniche della coltivazione dello zafferano e dell’apicoltura. Una scelta solidale e generosa che ha trovato l’approvazione e il plauso dell’Alta Commissione per i rifugiati delle Nazioni Unite. Durante l’anno, poi, in occasioni speciali, la Giaminardi, apre le porte della propria azienda allestendo percorsi didattici e informativi per quanti vogliano apprendere più nel dettaglio le tecniche di produzione e la storia dell’apicoltura e, perché no, gustare prodotti naturali e tradizionali del territorio.
Una palestra per fotografi
Colori, istanti, la natura come set
Lo zafferano ha cromatismi straordinari e opportunità incredibili ospitando api e altri insetti alla ricerca del nettare.
Ogni stagione offre spunti notevoli e impensati.
Alcuni fotografi, per le straordinarie opportunità che offre questa simbiosi di colori e natura hanno chiesto alla Giaminardi di poter riprendere le varie fasi della coltivazione, del raccolto dello zafferano e i vari momenti della vita dell’alveare e dell’apicoltura in genere. Un grande set all’aria aperta.
La gioia della scoperta
Un nuovo mondo a portata di mano
Per i ragazzi delle scuole primarie e secondarie, ma anche per tutti i giovani in generale, entrare in contatto con il mondo delle api è una scoperta straordinaria. Un miracolo di entusiasmo che ogni volta travolge la Giaminardi. Ma è il rapporto con la natura e con l’ambiente il vero stimolo che attira i più giovani e li entusiasma. Non per nulla, anche la coltivazione dello zafferano: dalla messa a dimora, alla crescita, al racc lto sono oggetto di domande e curiosità. Insomma sono l’ambiente e una vita naturale, insieme alla grande forza dei giovani, ad essere i protagonisti delle visite alla Giaminardi.
Porte aperte tutto l'anno
Cibo e arnie: la tradizione secondo la Giaminardi
Gianluigi Giaminardi ama il proprio mestiere, e così la sua moglie Vilma Poggio e il suo socio Federico Sburlati. Sovente durante l’anno, quando se ne presenta l’occasione e gli impegni dal lavoro lo consentono, la Giaminardi espone nei locali dell’azienda alcuni strumenti dell’apicoltura e della coltivazione dello zafferano raccolti in tanti anni e per tutta l’Italia.
Sovente vengono esposte antiche arnie che Gianluigi Giaminardi ha trovato dopo lunghe ricerche e vengono allestiti percorsi didattici e istruttivi per quanti vogliano conoscere non solo le tecniche, ma anche curiosità o aneddoti.
Questa è anche l’occasione per assaggiare qualche prodotto tradizionale o locale: dal vino ai formaggi, senza dimenticare, ovviamente, zafferano e miele.
La solidarietà è da coltivare
Api e zafferano: migranti a scuola nei campi
Da marzo 2018 campeggia in azienda il certificato firmato da Felipe Camargo rappresentante per il Sud Europa dell’Alto Commissariato della Nazioni Unite per i rifugiati. Il Commissariato delle Nazioni Unite ha conferito alla Giaminardi un riconoscimento per l’impegno dimostrato a supporto dei percorsi di integrazione dei richiedenti asilo e per i beneficiari di protezione internazionale. Nei mesi procedenti, l’azienda aveva ospitato alcuni migranti ai quali era stata insegnata la coltivazione dello zafferano e ai quali erano state impartite nozioni di apicoltura . “Un’esperienza straordinaria per tutti” ha sottolineato Gianluigi Giaminardi nel ricordare l’impegno e la partecipazione di azienda e migranti al progetto.